Frugando in rete trovi un sacco di notizie curiose e
divertenti, solo che a volte, a metterle assieme possono sembrare anche un po’
contrastanti e alla fine non sai mai che pesci prendere. Nel vero senso della
parola.
Vengo e mi spiego. Partiamo dalla prima.
Uno studio canadese, eseguito su un campione di 3.000
individui di sesso maschile afferma che
se un uomo abbia avuto almeno venti partner sessuali (rigorosamente donne, per
cui lo studio riguarda unicamente gli etero), vede ridurre considerevolmente le
probabilità di cancro alla prostata. Immagino che in questo preciso momento
molti iniziano a farsi i conti per vedere se rientrano o meno nella media. Ma
se siete arrivati a diciannove, non cercate disperatamente la ventesima, perché
magari la statistica vale anche per voi,
non è che dovete per forza raggiungere il numero prefissato dall’indagine
statistica. Diciamo che una ventina dovrebbe essere un campione abbastanza
significativo da mettervi al riparo da una delle malattie più temute dall’universo
degli stalloni di tutto il mondo.
"Matto, quello è proprio matto perchè forse non sa che posso averne una per il giorno, una per la sera", fino ad arrivare alla somma prevista. Vabbè, insomma, ci siamo capiti.
"Matto, quello è proprio matto perchè forse non sa che posso averne una per il giorno, una per la sera", fino ad arrivare alla somma prevista. Vabbè, insomma, ci siamo capiti.
Sullo stesso argomento (rapporti sessuali, stiamo parlando
di questo) emerge un altro dato, di segno leggermente diverso dal precedente.
Troppi orgasmi maschili potrebbero far male, in particolare agli occhi. Proprio
come ci dicevano quando eravamo piccoli, che toccando troppe volte il pistolino
succedeva che si poteva perdere la vista. Lo dicevano per scoraggiarci, ma
sembra, invece, che un ventinovenne si sia presentato al pronto soccorso
poiché, mentre aveva un rapporto sessuale, abbia eseguito la cosiddetta
“manovra di Valsava”. No, nessuna pratica sado-maso, bensì quella operazione
che facciamo allorchè dobbiamo compensare la pressione nelle orecchie, ad esempio
salendo in montagna. Ebbene, sembra che questa manovra, fatta durante un orgasmo,
può causare un repentino aumento della pressione venosa nella retina, e può
portare (come è stato nel caso del ragazzo), alla rottura dei vasi sanguigni e
ad una retinopatia emorragica. Fortunatamente per il ventinovenne, dopo qualche
tempo la guarigione è arrivata spontaneamente. I medici che hanno analizzato il
caso però sottolineano come sia importante considerare anche l’attività
sessuale come causa delle patologie dell’occhio. Insomma, occhio all’attività auto
propulsiva.
Ultima notizia per i più raffinati cultori dell’eros,
stavolta finalizzato ad una giusta causa: il kilt (il famoso gonnellino
scozzese che portano gli uomini delle Highlands) migliora la fertilità
maschile. E già, perché sembrerebbe che l’indumento creerebbe un ambiente
fisiologico ideale, mantenendo la temperatura scrotale ottimale per una
spermatogenesi robusta e di buona qualità. Per cui, secondo il ricercatore
olandese autore della curiosa ricerca, il kilt è l’indumento ideale per gli
uomini che hanno deciso di concepire un figlio.
Allora, riepilogando: va bene fare gli sciupafemmine perché
la cosa riduce le possibilità di tumore alla prostata, ma meglio evitare il
ricorso a pratiche troppo strane ardimentose e lasciare che la natura faccia il
suo libero corso per arrivare all’apoteosi dei sensi.
E se poi volete crescere e moltiplicarvi, ebbene indossate
un bel kilt originale scozzese: i vostri figli nasceranno sani e robusti. Che importa
se per un po’ vi vedono andare in giro con una gonnellina a quadrettini
colorati? Non c’è niente di peggio che
giudicare un uomo dalle apparenze, senza sapere il segreto che porta dentro.
Anzi sotto.
Nessun commento:
Posta un commento
Un grazie a tutti coloro che visitano "vacanze lucane" e soprattutto a quanti desiderano condividere, con il loro pensiero, impressioni sulla nostra terra. Un caldo abbraccio dalla Bas-l-cata