martedì 7 giugno 2011

I Blues Brothers e le occasioni di sviluppo perse in Basilicata

La mattina della domenica mi sveglio più tardi del solito, apro le persiane e guardo il tempo.
Una prassi consolidata negli anni mi porta ad interrogarmi su che tipo di giornata ci sarà, fuori dal guscio di casa.
Alzo le tapparelle e trovo, inaspettatamente, il sereno: una meravigliosa giornata di sole, una mattina splendida. Preso dall'entusiasmo faccio allora il giro della casa ad aprire le finestre e far entrare qualche minuto di sole ed aria tiepida in questo autunno freddo e umido che avvolge la città.
Mi viene in mente un parallelo con la maniera in cui è amministrato il territorio di Basilicata: quanto sarebbe bello se una mattina, nell'aprire i notiziari locali, venissi a scoprire che la governance ha seriamente rilanciato una politica, anzi no, basta con questo vocabolo ormai insignificante, un'AZIONE di sviluppo per la Basilicata.
La politica è ormai qualcosa che rimane dentro il dibattito d'aula, l'azione esce fuori e si scaglia sul territorio, per portare qualche benefico effetto.
Come se fosse scritto in qualche pagina di uno strano oroscopo, apro il pc e trovo la notizia più pazzesca e densa di infinite potenzialità che potrebbe finalmente costituire la vera occasione per far uscire la regione dal proprio endemico stato di agonia.
Da un sito di informazione regionale (Sarconiweb) apprendo che i rappresentanti del comitato “Passaggio in Lucania – Alto Jonio libero in Basilicata”, formato da cittadini calabresi dell’alto cosentino ionico, hanno incontrato il Presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, e tutta la Giunta provinciale, per parlare di un possibile spostamento del confine calabro-lucano un po’ più a sud di dov’è ora. 
Il sole dell'opportunità incomincia a filtrare anche dalle pagine di un rotocalco web.