giovedì 24 gennaio 2008

La grande Lucania si costruisce sui rifiuti???

Da un articolo apparso oggi su un quotidiano, estrapoliamo il tema del momento, che da progetto geopolitico, si trasferisce su un argomento di becera attualità, coinvolgendo le popolazioni interessate non già su tematiche di politica del territorio, bensì sulla condivisione di tematiche che nulla hanno a che fare con gli aspetti dello sviluppo. La monnezza ci accomunerà?
Il Cilento e il Vallo di Diano, che formano l’area sud della Campania, preparano le valigie e tornano in Lucania, Regione di cui anticamente erano parte. Quella che un tempo era solo un’idea vagheggiata, si fa ogni giorno più concreta. Il Sindaco di Castellabate lamenta la disparità di trattamento che si è creata rispetto ai grandi centri campani in quanto ai Comuni Cilentani, che sono usciti “puliti” dall’emergenza rifiuti, viene data la possibilità di conferire in discarica solo un’esigua quantità di indifferenziato. Così, carta e penna, scrive al Governatore della Basilicata, Vito De Filippo, che non ha accettato i rifiuti di Napoli, affinché metta a disposizione di questi piccoli Comuni, ricadenti nel Parco Nazionale ed attivi nella raccolta differenziata, le discariche lucane. Il Comune di Camerota prepara realmente un referendum per lasciare la regione ed entrare in Basilicata. “Non esiste alcuna strategia per la crescita turistica del Cilento, anzi c’è chi contrasta ogni strategia” ha detto il Sindaco Troccoli, che poi ha spiegato di voler aderire al Progetto Grande Lucania, che ormai si avvale di abili promotori e di un numero crescente di aderenti.