mercoledì 3 febbraio 2016

Una città che gira a vuoto


Stamattina un cittadino mi chiede con evidente perplessità se sia vero o no che a Potenza ci sono le scale mobili più lunghe d’Europa, le seconde al mondo. Ma lo chiede con un’aria scettica, presagendo che sia uno scherzo. È come se nella domanda ci fosse già la risposta: non è vero, dai. Non può essere. Invece è tutto vero. Tremendamente vero. Infrastrutturalmente vero. Sproporzionatamente vero. Irrealisticamente vero. Oniricamente vero. 
Poi arrivano i dati di Legambiente, quelli che misurano le qualità della vita e dei servizi delle città italiane. Inevitabilmente bisogna dare uno sguardo alla nostra beneamata. Tra le varie insufficienze, un rilievo colpisce lo sguardo di chi legge. Più che un rilievo, una bocciatura, in realtà. La beneamata è tra gli ultimissimi posti nella speciale graduatoria relativa al tasso di motorizzazione auto. In pratica il dato mette in evidenza quante sono le automobili circolanti. Potenza ne ha 72 ogni cento abitanti. Cioè, esclusi anziani (che sono tantissimi) e minori, abbiamo un numero di autoveicoli circolanti davvero impressionante. Ciascuna famiglia ha l’auto per la città, quella per gli spostamenti medi, quella per i viaggi, un’auto a testa per i figli (se sono minori il macchinino, che non rientra nelle statistiche sopradette) poi l’auto con la roulotte per le vacanze estive, ma solo nei mesi di maggio e settembre, perché negli altri fa troppo caldo o troppo freddo. E lì bisogna prendere il SUV. Mi pare giusto. 
Trasporto pubblico. Negli anni scorsi abbiamo speso fino a 15 milioni all’anno per mantenere un servizio di trasporto pubblico che gli utenti non utilizzavano nemmeno gratis. Quando racconto questa cosa a degli amici di fuori, se sono seduti sobbalzano sulla sedia, se sono in piedi hanno qualche attimo di sbandamento. Devo sorreggerli altrimenti rischiano di cadere. Quando si sono riavuti, mi chiedono di ripetere,perché non sono certi di aver capito. Vuoi dire che il servizio non si paga e, nonostante ciò, non lo prende nessuno? Si, confermo, quasi nessuno. Corse con due, tre, massimo 5 passeggeri. 
Siamo noi il paese di Pulcinella. Paghiamo cifre incommensurabili per i trasporti, ma continuiamo ad acquistare macchine. L’auto è il mezzo di trasporto di gran lunga preferito dal potentino medio. Gli puoi fare le scale mobili che vanno sulla luna, ma lui dirà sempre: si, sono belle, ma si può parcheggiare vicino a qualche cratere centrale? Sai com’è. No, non lo so com’è. Spiegatemelo voi. 
Spiegatemi come mai se prendete l’autobus vi sentite degli sfigati, e se lasciate la macchina da qualche parte in periferia e usate le scale mobili non è poi così trendy. Spiegatemi il vizio di pagare dieci, cento volte di più per muoversi in città pur di usare la vostra stramaledetta auto. Spiegatemi perché non vi piace condividere il mezzo di trasporto con altri cittadini. Spiegatemi perché continuate ad essere lupi solitari nelle vostre berline lucidate, con i cerchi cromati e lo stereo che pompa a tutto volume tum tum peggio che al Basilikos. Spiegatemi perché se vi vedete la sera, fate un giro in macchina senza meta, solo per consumare benzina. Ah già, non c’è più tanto traffico. Poi vuoi mettere il fascino di girare Potenza by night? E poi il prezzo della benzina è sceso. 
Mi arrendo. Avete ragione voi. Come direbbe un regista famoso: Continuiamo così. Facciamoci del male.