venerdì 18 marzo 2016

Ha vinto Niccolò Fabi

A volte mi capita di emozionarmi sentendo musica. 
Molto spesso l'emozione devo andare a cercarla nelle canzoni americane, o più spesso in quelle inglesi, dove comunque devi conoscere almeno un pò la lingua per sapere cosa hanno detto. 
E spesso, i testi migliori sono quelli semplici, immediati, che li capirebbe chiunque. 
Ma per fortuna ci sono anche un certo numero di cantautori italiani. 
Che strano: la parola cantautore non si usa quasi più, eppure a me piaceva.
Mi riporta alla mente atmosfere da anni 70 e 80, mi faceva sentire sbuffi di locomotive, puttane per strada che vendevano il loro corpo che qualcuno scambiava per amore e poeti maledetti su un aereo che volteggiava sui cieli di Napoli pensando a qualche ragazza abbandonata in posti lontani del mondo.
Tra questi cantautori, da diversi anni, mi sento molto vicino alle tematiche (testuali / musicali) proposte da questo ragazzo romano, Niccolò Fabi.
A volte mi sono chiesto qual è la ragione principale per cui mi piace questo cantautore. 
Mi rispondevo che probabilmente erano le parole, era il modo in cui le diceva, era la sua voce, era la sua musica semplice e orecchiabile. 
Adesso so che mi piace per tutte queste ragioni ma anche per dei temi che condivido da sempre. 
E sento di ringraziarlo per quello che fa, fuori dagli schemi della grande industria, fuori dalle majors, ma dentro il cuore delle persone semplici.
Grazie. 

Oggi è uscito questo singolo: "Ha perso la città".